P.L.A.I. - Plurilinguismo per un Apprendimento Inclusivo

L’azione P.L.A.I. : Plurilinguismo per un Apprendimento Inclusivo si inserisce nel più ampio Piano di sviluppo territoriale e risponde al diritto di ciascun bambino e bambina ad accedere, con continuità, a servizi di educazione e istruzione inclusivi e di qualità sul territorio. In particolare, nell’ambito del diritto all’istruzione, il Piano si propone di garantire che i bambini, le bambine e gli adolescenti – con particolare attenzione a coloro che hanno un background migratorio - possano godere di un contesto scolastico sicuro, inclusivo e accogliente, dove esprimere il proprio potenziale. L’intervento è fondato altresì sulla costruzione di un network di realtà territoriali che agiscono per costruire insieme il futuro del territorio.  

L’intervento viene realizzato in collaborazione con la Cooperativa Pane e Rose, e l'istituto comprensivo Mascagni

L’azione prevede una sperimentazione in una classe pilota (le quattro classi prime delle due scuole primarie dell'istituto: Borgonuovo e Mascagni) in cui sviluppare due azioni convergenti: 

1. inserimento di un facilitatore L2 che diventa parte integrante e di supporto tematico e metodologico del consiglio di classe. Sarà presente durante l’orario curriculare per 3 ore al giorno 3 giorni a settimana; questo consentirà un adeguato supporto per lo sviluppo di competenze linguistiche dei bambini e delle bambine con background migratorio. Il/la facilitatore/facilitatrice supporterà i docenti: a) nella definizione della situazione di partenza - sia da un punto di vista linguistico che in relazione alla situazione socio-culturale - dell’alunno/a, e attivazione di eventuali BES; b) nella creazione di schede personali degli alunni in cui creare uno storico delle loro caratteristiche, difficoltà, risultati positivi e negativi, per monitorarne il processo di apprendimento e la definizione di Piani Didattici Individuali per ogni materia di studio; c) nel sostegno dell’apprendimento e nella costruzione di prove in itinere differenziate, che consentano di distinguere tra la verifica del livello di competenza linguistica e delle conoscenze/abilità/competenze disciplinari; d) acquisizione e utilizzo di materiale didattico alternativo, al fine di facilitare l’apprendimento dei minori con background migratorio e garantire loro un percorso di apprendimento in linea con le loro capacità e “i tempi” necessari per apprendere la lingua; e) nell’acquisizione di competenze utili all’incentivazione linguistica e ad una didattica disciplinare sensibile alla lingua. 

2. La figura di riferimento (facilitatore/facilitatrice) prenderà, altresì, parte alle riunioni di coordinamento e di programmazione, affiancando i/le docenti e favorendo la costruzione programma didattico-inclusivo adeguato. Sarà inoltre sua cura fare da ponte tra la scuola e l’extra-scuola, facilitando l’invio a servizi educativi territoriali attivi nel quartiere di riferimento (Punto Luce, Cieli Aperti ecc..) e garantendo una comunicazione tra l’istituzione scolastica e gli educatori. 

La sperimentazione sarà avviata grazie al potenziamento dell’azione di facilitazione linguistica e mediazione linguistico-culturale prevista dal Comune di Prato e già in corso all’interno dell’IC, 5 gestita ed erogata dalla Cooperativa Pane & Rose di Prato, consorziata Metropoli.