Cooperativa Atypica
Scopo principale del loro lavoro è quello di perseguire l'interesse generale della comunità, la promozione umana e l'inserimento sociale dei cittadini, nonché il riconoscimento e la valorizzazione delle “differenze”, agendo per il superamento delle discriminazioni e dell‘emarginazione sociale. Ciò che li contraddistingue è l‘operare in modo organico e complessivo, in un’ottica di cambiamento sociale e culturale collettivo.
Sono diversi professionisti: educatrici prima infanzia, educatori professionali, animatori socio-culturali, mediatori interculturali, formatori ed esperti di educazione interculturale. L’orizzonte in cui si muovono abbraccia i valori dello scambio, della prossimità, del dialogo e del fare insieme, nel rispetto e nel riconoscimento delle specificità di ognuno. Un ambito nel quale hanno sviluppato una profonda competenza è quello dell’accoglienza e dell’inclusione dei cittadini di origine immigrata.
Diversi i progetti che gestisono con i Servizi territoriali pubblici e in collaborazione con il privato sociale: attività di mediazione interculturale nel settore scolastico, educativo e socio-assistenziale; attività di informazione e di orientamento presso i servizi del territorio; interventi educativi per minori stranieri in condizioni di disagio e difficoltà e minori stranieri non accompagnati; attività di ricerca e di sensibilizzazione sul tema delle migrazioni; conduzione di laboratori di educazione all’intercultura negli istituti scolastici.
Dal 2014 gestiscono progetti di accoglienza per richiedenti protezione internazionale presso la struttura di Villa 5. Sia nel campo dell’immigrazione sia nell’ambito socio-educativo i loro progetti puntano al pieno sviluppo della persona e delle sue peculiarità, attraverso la sollecitazione dei singoli ad una cittadinanza attiva e partecipata.
L’esperienza musicale e il teatro sono strumenti comunicativi da sempre da loro adottati nei diversi ambiti di lavoro, in quanto strumenti trasversali capaci di coinvolgere dai più piccoli ai più grandi, e di arricchire qualsiasi esperienza ludica, formativa ed educativa. Nell’ambito della prima infanzia, hanno sviluppato una sensibilità e un modello di lavoro attento ai tempi di ciascun bambino e alla loro quotidianità, valorizzando il gioco simbolico e il gioco poco strutturato. Tutto ciò si riflette anche nell’attenzione agli spazi, pensati come “tane” nelle quali i bambini e le loro famiglie possano trovare un sensazione calda, accogliente e rassicurante. E si occupiamo di giovani fin da quando eravamo giovani. Hanno cominciato a lavorare in strada, di panchina in panchina. Poi hanno iniziato a gestire e ad abitare spazi. A farli vivere e rivivere. Dai centri di aggregazione giovanile fin dentro alle aule di scuola. Infine un altro settore di lavoro nel quale hanno maturato una forte esperienza è quello dell’abitare con progetti di housing sociale, primo fra tutti, il progetto “Housing sociale a Villa5”, inaugurato a maggio 2008 e poi nel 2015 Luoghi Comuni San Salvario a Torino.
La riflessione sull’abitare li ha portati a compiere un lavoro di ricerca e formazione sui nuovi modelli abitativi (cohousing, condomini solidali, housing sociale, portineria sociale) e a sperimentare, presso i minialloggi di Villa5 a Collegno, strategie di accoglienza e accompagnamento di persone in situazioni di temporanea vulnerabilità sociale.